Il marketing, quello sconosciuto. Molte medie imprese con l’obiettivo di espandersi, piccole aziende appena nate, liberi professionisti alle prime armi si scontrano spesso con questa parola quando si parla di crearsi un nome e un portfolio clienti.
Ci sono svariati termini per definire il marketing: strategia, illusione, analisi di mercato, sogno, fidelizzazione del cliente, inganno, statistica, suggestione, pianificazione aziendale… Tutte definizioni valide, ma il significato del marketing si può riassumere in questo concetto: per vendere un prodotto devi prima inventarti il problema che può risolvere. Le persone (a parte le dovute eccezioni) diffidano dall’acquistare qualcosa di cui non hanno effettivamente bisogno, ma se la strategia di marketing è abbastanza convincente da riuscire a porre un problema per poi risolverlo grazie al prodotto/servizio proposto, scatta la leva psicologica. Da diffidente consumatore la persona si trasforma in potenziale cliente perché si rende conto di avere un problema, una mancanza o un difetto che può essere risolto con il semplice acquisto di un prodotto unico nel suo genere.
Ma non è tutto così semplice, ovviamente. Bisogna prendere in considerazione molti altri fattori per rendere efficace un piano di marketing. Prima di tutto è necessario stabilire gli obiettivi di mercato, cioè vanno identificati:
* il settore operativo (cosa offri, cosa produci)
* il target di riferimento (i potenziali clienti)
* il valore aggiunto del proprio bene/servizio rispetto alla concorrenza.
Una volta identificati con sicurezza i tre elementi citati, bisogna costruirsi una storia o come direbbero gli americani, una mission dove vengano espressi lo scopo per le quali l’azienda è nata, le finalità che vuole raggiungere e le modalità che utilizza per farlo. A seconda del proprio target di riferimento e del settore operativo ci si costruirà un’immagine che esprima l’insieme dei valori, delle credenze e delle politiche aziendali.
Una volta creata la storia, il logo e il prodotto, bisogna focalizzarsi su altri due elementi importanti: specializzazione del proprio settore e la conseguente competitività. Per un analisi rapida di questi due dati è consigliabile farsi un giro sul web e verificare quante aziende operano nel proprio settore, confrontare i cataloghi e individuare i propri punti forti rispetto ai loro beni/ servizi. È necessario poi valutare tutti gli aspetti del sito web concorrente: struttura, contenuti, tono utilizzato, offerte, promozioni, affidabilità e reputazione sui social network. Tutti questi elementi possono essere utili per delineare una strategia di marketing. Ovviamente non si può copiare dalla concorrenza per essere credibili, ma si possono prendere spunti interessanti ed evitare errori grossolani nella strategia grazie a questa semplice indagine di mercato.
Una volta fatto questo, va deciso se la strategia di marketing si baserà sulla specializzazione del tuo bene/servizio o sulla sua differenziazione da altri simili o sull’imitazione di altre marche…ma con un dettaglio in più che fa la differenza. Trovare la differenza e saperla valorizzare è il segreto stesso del marketing, la pubblicità sui media, i gadget promozionali, i banner, gli sponsor, gli articoli aziendali e le offerte vengono dopo. Perché quello che davvero affascina le persone, non è tanto l’oggetto o il servizio in sé, ma la soddisfazione di aver fatto un buon affare acquistando qualcosa di unico o migliore nel suo genere.