“La democrazia è come l’aria che respiriamo: non ci si fa caso fino a quando non viene a mancare”. Con queste parole Gustavo Zagrebelsky ha aperto l’edizione 2013 della Biennale della Democrazia tenutasi nella cornice dei maggiori centri culturali, universitari e aggregativi della città di Torino. Un evento durato 5 giorni, dal 10 al 14 aprile, che ha raccolto oltre 250 ospiti nazionali ed internazionali per discutere sulla democrazia, la sua utopia e la sua importanza negli oltre 100 appuntamenti che hanno raccolto migliaia di visitatori, sopratutto giovani e giovanissimi, entusiasti partecipatori ai laboratori e nei dibattiti all’interno degli interventi.
Utopico. Possibile? Questo il titolo che è stato scelto per celebrare la terza edizione di un evento che sta raggiungendo una visibilità non solo nazionale, ma anche internazionale. Un titolo provocatorio, ma anche pieno di speranza che intende spingere le nuove generazioni ad una riflessione sulla natura democratica del nostro Paese, sui rischi che può correre se abbandonata nell’indifferenza collettiva e su come raggiungerne la massima espressione di partecipazione. La Biennale della Democrazia si è dimostrata essere uno spazio aperto al dialogo e al confronto e ha evidenziato quel bisogno collettivo di confronto e unità che è l’indice stesso del livello democratico di un paese che si definisce tale.
Sui diversi palchi distribuiti nel centro di Torino si sono avvicendati nomi importanti, rappresentanti delle istituzioni, docenti ed intellettuali come quelli del già citato Zagreblesky, docente di diritto costituzionale all’Università di Torino e presidente del comitato organizzativo dell’evento, ma anche Laura Boldrini, presidente della Camera o Romano Prodi, artisti come Anna Scalfi Eghenter, intellettuali e giornalisti come Francesco Remotti e Beppe Severgnini, ed esperti di economia e finanza come Marco Liera. Il dialogo è avvenuto su diversi temi: dall’immigrazione, al futuro democratico dei Paesi in via di sviluppo, dalle fusioni culturali, ai progetti di scambio europeo, dallo spread allo sviluppo sostenibile e solidale. A parlare non sono stati solo i nomi importanti della cultura e della politica, ma anche ragazzi, giovani e giovanissimi, che hanno deciso di prendere in mano il microfono e rivolgersi al pubblico per risvegliare quel senso di partecipazione e confronto che rende la democrazia un percorso faticoso, ma entusiasmante.
Abbiamo deciso di dare uno spazio sul nostro blog questo evento perché la Tuo Logo è stata scelta come partner organizzativo della Biennale della Democrazia. I nostri nastri portabadge, shopper e magliette dello staff hanno accolto e accompagnato tutti i partecipanti all’evento e ci hanno permesso di essere presenti ad un evento culturale di ampio respiro che riflette sul futuro di una cultura democratica vera, sentita, ma soprattutto partecipata. Con questo post vogliamo esprimere il nostro orgoglio per aver contribuito a questa terza edizione della Biennale della Democrazia, anche se solo materialmente attraverso i nostri gadget personalizzabili.
Vi lasciamo con questo video che raccoglie i momenti più importanti di queste 5 giornate e che narra i quattro anni di preparazione e riflessione che hanno preceduto la nascita dell’evento.
Buona visione!