1001 usi dei gadget personalizzabili

da | Mag 27, 2013 | Branding

Sulle pagine di questo blog abbiamo avuto modo di parlare in modo piuttosto ampio dei gadget personalizzabili e del loro ruolo nella promozione di un brand aziendale. Oggi vorrei riprendere il discorso e creare un post che sia il più possibile esaustivo sull’importanza di un oggetto di uso comune nella vita di un’azienda.

Gadget personalizzabili, articoli promozionali o aziendali… sono diversi i termini che vengono utilizzati per definire questi particolari oggetti dagli usi più disparati e dalle forme più diverse. Il campo dell’oggettistica aziendale è davvero sterminato e si parte dal classico portachiavi in plastica che viene dispensato a piene mani durante fiere, incontri e congressi per arrivare a veri e propri oggetti di design, di un certo valore anche economico, di utilizzo esclusivo riservati a destinatari più importanti dal punto di vista economico. Ad ognuno il suo, come si suol dire.

Così gli articoli aziendali sono visti sempre più come elementi importanti per la promozione e la diffusione del nome aziendale. A dimostrazione di questo basti pensare che il loro è un mercato che smuove circa 6 miliardi di euro all’anno solo in Italia. Grandi, piccole, medie imprese, una buona fetta della realtà economica e commerciale italiana sfrutta il potenziale offerto dai gadget personalizzabili. I campi di impiego sono molteplici: aumentare la propria visibilità e brand awareness, fidelizzare e ringraziare i propri clienti e attirarne di nuovi attraverso la Promotion Through Object (P.T.O.).

I gadget personalizzabili (o articoli aziendali, se preferite) sono diventati un elemento fondamentale del marketing mix e del direct marketing. La strategia di fondo per l’impiego di questi oggetti è quella di invitare il potenziale cliente a ricordare il nome di un brand, attraverso l’utilizzo più o meno quotidiano di un oggetto di uso comune. La scelta dell’articolo aziendale giusto poi non è certo da lasciare al caso, ma deve passare attraverso un’attenta analisi del target di riferimento in modo da individuare esattamente il gadget giusto che susciti interesse (e di conseguenza l’uso) in chi lo riceverà. Quando la scelta è azzeccata, l’utente sarà portato a legare l’idea dell’oggetto e dell’uso che ne fa a quel determinato logo aziendale e sarà più propenso a servirsi dei suoi beni o servizi. Nel caso del direct marketing, questa strategia viene ulteriormente affinata a seconda dell’interlocutore interpellato. In questo caso il gadget non è solo personalizzato, ma è ideato specificamente per il ricevente, in modo da soddisfare una qualche sua necessità o per convincerlo che la proposta ricevuta valga la pena di essere sfruttata. Insomma il più delle volte il gadget personalizzato è un incentivo all’acquisto di un bene o alla sottoscrizione di un servizio. Sempre nell’ottica del marketing mix, poi, è possibile utilizzare articoli aziendali specifici come supporto a campagne a premi, concorsi, raccolte punti o sponsorizzazioni di eventi di grossa portata. Questo tipo di regali sono uno strumento efficacissimo per fidelizzare i clienti e aumentare la popolarità di un brand.

Ma l’impiego degli articoli aziendali non si esaurisce qui. Come detto in precedenza questi oggetti vengono anche ampiamente sfruttati come ragalistica aziendale. Anche il classico cesto natalizio per i dipendenti rientra in questa categoria, ma l’articolo aziendale può acquisire fascino, lusso e design se viene pensato come regalo di ringraziamento per un cliente particolarmente proficuo in termini economici (e anche personali). Insomma l’articolo aziendale corredato dal logo o da uno slogan può diventare un modo tangibile per ringraziare i clienti più affezionati e i collaboratori più stretti e nello stesso tempo può risvegliare nei dipendenti quel senso di appartenenza aziendale così utile per creare un ambiente di lavoro affiatato e collaborativo.

Poi i gadget personalizzabili sono una risorsa utilissima in eventi come fiere e congressi, dove un’azienda può mettersi in contatto diretto con clienti, fornitori e contatti nuovi, già potenzialmente interessati al settore di competenza. Lo stand fieristico è il fulcro di questa attività, ma per trasformare un semplice nome e cognome in un potenziale cliente è necessario fare in modo che questi si ricordi dell’azienda e uno dei metodi più efficaci è proprio quello di mettergli in mano un oggetto tangibile, bello da vedere e che sappia esprimere la propria utilità non solo come oggetto di uso comune, ma come portavoce del proprio brand aziendale.

Insomma gli articoli aziendali assumono un valore strategico nella campagna pubblicitaria di un’azienda e rappresentano un modo piuttosto economico e certamente efficace per raggiungere il proprio obiettivo: aumentare il numero di clienti soddisfatti.

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